Sfide e Soluzioni per il Recruiting di Talenti IT in Italia

La crescente carenza di competenze IT sta influenzando profondamente le organizzazioni di ogni settore a livello globale. Un recente sondaggio condotto dall’International Data Corporation (IDC) tra i leader IT ha rivelato che quasi due terzi di essi attribuiscono alla mancanza di competenze il mancato raggiungimento degli obiettivi di crescita dei ricavi, problemi di qualità e un calo della soddisfazione dei clienti. Inoltre, IDC prevede che entro il 2026, oltre il 90% delle organizzazioni a livello mondiale sarà gravato dalla crisi delle competenze IT, con perdite stimate di circa 5,5 trilioni di dollari causate da ritardi nei prodotti, compromissione della competitività e perdita di opportunità di business.

La rapida evoluzione tecnologica aumenta la domanda di professionisti con competenze informatiche specifiche, rendendo difficile per molte aziende trovare gli specialisti IT qualificati di cui hanno bisogno.

Nonostante il considerevole numero di licenziamenti avvenuti nel corso del 2023, la richiesta di talenti informatici persiste, con previsioni ottimistiche per il 2024. La domanda di specialisti IT proviene soprattutto dalle piccole aziende e dalle industrie non tecnologiche, poiché ora più che mai le aziende cercano di prepararsi per il futuro. È quindi essenziale anticipare e rispondere ai trend che potrebbero ridefinire le strategie di recruitment e talent engagement.

In Italia mancano le competenze digitali e informatiche specializzate?

La risposta breve è sì. Secondo l’Indice Europeo di Digitalizzazione dell’Economia e della Società (DESI), solo il 46% degli italiani possiede competenze digitali. Nel mercato del lavoro, la percentuale di specialisti ICT è pari al 3,8% dell’occupazione totale, ancora al di sotto della media UE del 4,5%. Questo gap di competenze fa sì che le aziende, anziché affrontare le sfide dell’assunzione di nuovo personale, cerchino di formare i professionisti esistenti, con risultati spesso insoddisfacenti.

I ruoli più ricercati includono sviluppatori, data engineer e specialisti in cyber security. È in crescita anche la domanda di IT project manager, figure cruciali per guidare la transizione non solo tecnologica, ma anche ambientale.

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La ricerca e l’assunzione di nuovi talenti IT è una sfida

Il report “Information Technology Global HR Trends” di GI Group evidenzia come in Italia il 54,6% delle aziende incontri difficoltà nell’assumere personale con competenze digitali avanzate. In generale, le organizzazioni esprimono criticità legate alla scarsa affluenza di candidature, tempistiche di selezione estremamente lunghe e una carenza di profili IT adeguati.

Dall’altro lato, le principali cause che portano i potenziali candidati a rifiutare le offerte di lavoro includono insoddisfazione per il trattamento economico proposto, aspettative di carriera disattese e l’attrazione esercitata da proposte più allettanti provenienti da aziende concorrenti.

Per attrarre i migliori talenti, le aziende devono comprendere cosa rende attraente una posizione lavorativa. Sebbene il trattamento economico sia il fattore determinante per molti candidati (49%), essi cercano anche un giusto equilibrio tra vita e lavoro (31,2%) e opportunità concrete per l’avanzamento di carriera.

Inoltre, i professionisti IT citano lo stress come fattore chiave che incide sulla soddisfazione lavorativa. Secondo il report di GI Group, le principali cause di stress sono riconducibili a carichi di lavoro eccessivi, squilibrio vita-lavoro e, come indicato dal 29,1% degli intervistati, mancanza di chiari obiettivi e piani di sviluppo professionale.

Una delle ragioni principali della massiccia presenza di annunci per ruoli IT risiede nell’elevato turnover che caratterizza tipicamente i team informatici, spesso dovuto al burnout: il report Robert Half Technology 2024 rivela infatti che il 48% dei professionisti tech avverte un aumento dei livelli di burnout, attribuito dal 57% a carichi di lavoro pesanti.

Sostituire un professionista IT senza intervenire sul ruolo e sulla cultura lavorativa rende altamente probabile dover affrontare nuovamente l’assunzione in tempi brevi.

In Italia la situazione non differisce: si registra un turnover molto elevato nelle professioni IT, con una permanenza media nelle aziende non superiore ai 18 mesi. Anche la Pubblica Amministrazione risente di questo fenomeno, con un rapido ricambio del personale IT che si ripercuote indirettamente sugli enti pubblici in qualità di acquirenti di servizi da partner tecnologici privati. L’emergenza è esacerbata dalla necessità per la PA di realizzare entro scadenze precise i progetti legati al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), aumentando ulteriormente la richiesta di professionisti del digitale.

Best practice per la ricerca e l’assunzione di specialisti IT

Nonostante le difficoltà e la mancanza di personale specializzato, le aziende possono ottimizzare sia l’offerta, sia il processo di assunzione per attrarre e trattenere i talenti IT di cui hanno bisogno per innovare.

  • Processo di selezione rapido e trasparente. I candidati più ambiti hanno molteplici opportunità tra cui scegliere. Un iter di selezione prolungato e poco chiaro comporta la perdita di potenziali assunzioni. È consigliabile anticipare nell’annuncio di lavoro gli step previsti, limitandosi a un massimo di 3 colloqui.
  • Progetti stimolanti e impatto immediato. Le nuove generazioni preferiscono lavorare in un ambiente dove l’impatto del loro lavoro è visibile e immediato. I progetti più stimolanti consentono loro di mettere alla prova le proprie competenze, ottimizzandole per indirizzare rapidamente la carriera e trarne soddisfazione.
  • Supporto al benessere aziendale e all’equilibrio vita-lavoro. Come evidenziato, i professionisti IT attribuiscono grande importanza a questi aspetti. Molti preferiscono modalità di lavoro ibride (50,3%) e benefit orientati al benessere, come assicurazioni mediche e congedi parentali estesi.
  • Opportunità di sviluppo e carriera. Offrire formazione continua e certificazioni professionali, oltre alla partecipazione a eventi di settore, è fondamentale per attrarre e coinvolgere nuovi talenti e permette alle aziende di dimostrare un impegno reale verso lo sviluppo professionale dei dipendenti.
  • Retribuzione adeguata. In Italia, gli stipendi medi del settore IT sono tra i più bassi in Europa. Sembra scontato, ma è fondamentale proporre un pacchetto retributivo competitivo e adeguato per la posizione richiesta.
  • Chiarezza sulle competenze ricercate. Per evitare candidature non qualificate o la mancanza di risposte, è necessario delineare con precisione il profilo desiderato, il settore di riferimento e le principali skill richieste.
  • “Hire for attitude, Train for skill”. Questo approccio suggerisce che nel processo di selezione è più importante individuare candidati con atteggiamento positivo, buone capacità relazionali e mentalità proattiva, piuttosto che concentrarsi esclusivamente sulle competenze tecniche. Queste ultime possono essere sviluppate attraverso la formazione, mentre le caratteristiche personali sono intrinseche all’individuo e quindi più complesse da migliorare
  • Il candidato perfetto non esiste. Continuare a scartare profili adeguati ma non perfetti, prolungherà indefinitamente la ricerca. È invece consigliabile applicare il principio precedente e formare candidati con il mindset e i valori aziendali giusti.

In un contesto caratterizzato da rapidi cambiamenti tecnologici e da una crescente domanda di professionisti IT altamente qualificati, le aziende devono adottare un approccio strategico al recruiting e al talent engagement per rimanere competitive.  Il processo di recruiting è in costante evoluzione e le aspettative dei candidati e le dinamiche del mercato del lavoro cambiano rapidamente e richiedono un adattamento continuo delle strategie aziendali.

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Fonti:

Commissione Europea. (s.d.). Indice di digitalizzazione dell’economia e della società (DESI) – Italia. Digital Strategy. https://digital-strategy.ec.europa.eu/it/policies/desi-italy

CompTIA. (2024). RSAC 2024 Takeaways: AI, Next-Gen Tech, Closing the Skills Gap and More. CompTIA Blog. https://www.comptia.org/blog/rsac-2024-takeaways-ai-next-gen-tech-closing-the-skills-gap-and-more?ite=16469&ito=1375&itq=0662aafd-f1ae-46e9-a1ba-b7444e87677f&itx%5Bidio%5D=12533267

Encomputers. (2024). How to Hire an IT Professional. Encomputers Blog. https://www.encomputers.com/2024/01/how-to-hire-it-professional/

GI Group. (2024). Information Technology Global HR Trends. https://www.gigroup.it/wp-content/uploads/2024/02/Report-IT-Global-HR-Trend-WEB.pdf

IDC. (2023). Worldwide Talent Shortage is Impacting Organizations’ Ability to Grow Revenues and Meet Quality Objectives, According to IDC Study. IDC. https://www.idc.com/getdoc.jsp?containerId=prUS52128824

Robert Half Technology. (2024). 2024 Technology Salary Guide. Robert Half. https://www.roberthalf.com/us/en/insights/salary-guide/technology

Varon, E. (2024). Turnover del personale IT, ecco qualche soluzione per i CIO alle prese con talenti infedeli. CIO Italia. https://www.cio.com/article/643798/turnover-del-personale-it-ecco-qualche-soluzione-per-i-cio-alle-prese-con-talenti-infedeli.html#:~:text=Il%2046%25%20degli%20occupati%20in,dal%20fenomeno%20del%20turnover%20negativo