Applicazioni e strumenti della Named Entity Recognition
Il Natural Language Processing (NLP) consente ai computer di comprendere, interpretare e se necessario, generare linguaggio naturale. In altre parole, si concentra sull’interazione tra il linguaggio umano e le macchine, sfruttando dati linguistici come testi, discorsi e annotazioni per addestrare modelli e sviluppare algoritmi. I dati di addestramento della NLP possono provenire da diverse fonti, tra cui libri, articoli di giornale, siti web, social media e altre conversazioni.
Attualmente però, i dati su cui si basa l’NLP si presentano tipicamente nella loro forma grezza (non strutturata, in linguaggio naturale, spesso confusa), provenienti da vari settori della nostra economia, dal governo e dalle sfere private e pubbliche della vita quotidiana. Questo rende attività come la sintesi, la ricerca, l’elaborazione di conclusioni e l’analisi statistica compiti particolarmente impegnativi per l’essere umano. Per completare queste operazioni, effettuiamo diverse elaborazioni Natural Language Processing sui testi. Una di queste operazioni fondamentali si chiama Named Entity Recognition, un processo che permette di identificare e categorizzare le entità nominate all’interno di un testo, facilitando l’organizzazione e l’analisi delle informazioni.
Che cos’è la Named Entity Recognition (NER)
La Named Entity Recognition (NER), o Riconoscimento delle Entità Nominate, è una tecnica di Natural Language Processing (NLP) che identifica, estrae e classifica automaticamente informazioni chiave all’interno di testi non strutturati.
Nota anche come identificazione di entità, chunking di entità o estrazione di entità, la NER ha l’obiettivo di convertire dati testuali grezzi in informazioni strutturate, rendendole fruibili per applicazioni come la ricerca di informazioni, l’estrazione di elementi chiave e i sistemi di domande e risposte.
Il funzionamento della NER si basa sull’individuazione di segmenti di testo che rappresentano entità nominate, ovvero elementi distintivi come persone, luoghi, organizzazioni, date, quantità, percentuali e altre categorie predefinite. In pratica, le entità sono i riferimenti concreti all’interno di un testo. Ad esempio, nella frase “Luca Bianchi è il fondatore di Acme, un’azienda di consulenza informatica con sede a Torino”, la NER identificherà “Luca Bianchi” come persona, “Acme” come organizzazione e “Torino” come luogo.
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Come funziona la NER
Il processo di NER può essere suddiviso in diverse fasi
- Analisi del testo: il sistema analizza l’intero testo di input per identificare e localizzare le entità nominate.
- Identificazione dei confini delle frasi: il modello identifica i confini delle frasi utilizzando regole linguistiche, come la capitalizzazione, per riconoscere l’inizio di una nuova frase.
- Classificazione dei documenti: alcuni sistemi NER sono progettati per classificare interi documenti in categorie specifiche, come fatture, ricevute o passaporti. Questa classificazione consente di adattare il riconoscimento delle entità in base alle caratteristiche e al contesto di ciascun tipo di documento.
- Apprendimento automatico: la NER sfrutta algoritmi di machine learning, in particolare modelli supervisionati, per analizzare dataset etichettati. Questi dataset contengono esempi annotati che permettono al modello di apprendere e riconoscere entità simili in nuovi dati non visti.
- Addestramento iterativo: attraverso iterazioni multiple di addestramento, il modello affina la comprensione delle caratteristiche contestuali, delle strutture sintattiche e dei pattern delle entità, migliorando continuamente la sua accuratezza nel tempo.
Metodi di NER
La Named Entity Recognition (NER) può essere implementata attraverso diversi metodi, ognuno con specifici vantaggi e limitazioni.
- Metodi Basati su Regole (Rule-Based). Questi metodi utilizzano un insieme di regole predefinite per identificare le entità nel testo. Le regole possono essere basate su pattern linguistici, caratteristiche ortografiche, espressioni regolari (Regex), contesti specifici o liste di parole chiave (ad es: un gazetteers). Le regole sono spesso specifiche per il dominio e la lingua di riferimento. Ad esempio, una regola potrebbe essere “una parola che inizia con la maiuscola e segue ‘Dr.’ è probabilmente una persona”. Le regole contestuali, invece, si basano sulle parole circostanti per determinare se una parola o frase è un’entità. Questi metodi sono utili per applicazioni con domini ristretti e regole chiare, ma sono meno efficaci in contesti più ampi e dinamici.
- Metodi Basati su Dizionari (Dictionary-Based). Questi approcci confrontano il testo di input con un dizionario o una knowledge base (KB) contenente entità predefinite, come nomi di aziende, luoghi o prodotti. Se una parola corrisponde a un elemento nel dizionario, viene classificata come entità. Sebbene siano rapidi ed efficaci per riconoscere entità già note, questi metodi non riescono a individuare nuove entità o varianti linguistiche non presenti nei dizionari.
- Metodi Basati su Machine Learning Supervisionato (Supervised ML). Questi metodi utilizzano algoritmi di machine learning addestrati su dataset etichettati manualmente, in cui le entità sono già state identificate e classificate. Il modello impara a riconoscere le entità basandosi su caratteristiche testuali (feature extraction), come pattern lessicali (lunghezza delle parole, suffissi, prefissi), strutture sintattiche (POS tagging, dipendenze grammaticali) e caratteristiche contestuali (parole vicine all’entità).
Questi metodi offrono un buon equilibrio tra accuratezza e capacità di adattamento, ma richiedono una quantità significativa di dati etichettati e un processo di feature engineering accurato. - Metodi Basati sul Deep Learning. L’approccio più avanzato nel NER utilizza reti neurali profonde. In particolare, si utilizzano le reti neurali ricorrenti per modellare sequenze testuali e catturare dipendenze a lungo raggio; i transformer (come BERT e GPT) apprendono le rappresentazioni contestualizzate delle parole, migliorando significativamente la precisione del riconoscimento. Questi metodi offrono le migliori performance ma richiedono ingenti risorse computazionali e grandi quantità di dati etichettati.
- Approcci Ibridi
- Metodi di Bootstrapping (Self-Supervised Learning): il sistema parte con poche regole o dati etichettati e attraverso iterazioni successive, impara nuove entità basandosi sulle proprie previsioni, con un controllo umano minimo.
- Metodi Ibridi: combinano approcci basati su regole, dizionari e machine learning per migliorare la robustezza del sistema.
- Knowledge Distillation (KD): tecnica per trasferire conoscenze da un modello più grande (teacher) a uno più piccolo (student), utile per l’apprendimento continuo senza perdita di conoscenze pregresse.
Quali sono le applicazioni della Named Entity Recognition
La Named Entity Recognition (NER) è ampiamente utilizzata in diversi settori per automatizzare l’analisi dei testi e migliorare la gestione delle informazioni.
- Estrazione di informazioni, per identificare e classificare entità rilevanti all’interno di articoli giornalistici, documenti legali e report aziendali, automatizzando la classificazione dei contenuti, l’anonimizzazione di dati sensibili e la raccomandazione di articoli e documenti pertinenti.
- Supporto al cliente: estrae dati chiave dai ticket di supporto per una gestione più efficiente e analizza il feedback dei clienti per identificare problemi ricorrenti e migliorare i servizi.
- Nella sanità, la NER supporta l’estrazione di informazioni mediche da cartelle cliniche e testi scientifici, per supportare diagnosi e trattamenti. Può inoltre analizzare i testi scientifici per individuare farmaci, sintomi e malattie e facilitare in questo modo la ricerca medica.
- Nel campo dell’e-commerce, la NER personalizza le raccomandazioni di prodotti in base alle preferenze degli utenti e può analizzare il sentimenti per ottimizzare strategie di vendita e fidelizzazione.
- Social media: identifica trend e analizza il sentiment degli utenti nei commenti e nelle discussioni online.
- Settore finanziario: facilita l’analisi dei report finanziari e il monitoraggio delle tendenze di mercato tramite la rilevazione di menzioni aziendali online.
Strumenti e Librerie per la Named Entity Recognition
Diverse librerie e strumenti offrono supporto per la Named Entity Recognition, ognuno con le sue caratteristiche di complessità, prestazioni e ambiti di utilizzo.
- SpaCy: una delle librerie open-source più popolari per il NLP, progettata per essere veloce, efficiente e facile da usare. Offre modelli pre-addestrati per diverse lingue, inclusi l’inglese, lo spagnolo, il tedesco e il francese. L’ “entity recognizer” di SpaCy si basa su reti neurali convoluzionali e utilizza Bloom embeddings. SpaCy è spesso utilizzata in ambienti di produzione grazie alla sua velocità e robustezza.
- NLTK (Natural Language Toolkit): una delle librerie più diffuse per l’elaborazione del linguaggio naturale in Python. Include un’ampia gamma di strumenti per l’analisi del testo, tra cui tokenizzazione, stemming, tagging, parsing e NER. Viene ampiamente utilizzata per la ricerca e la formazione, grazie alla sua flessibilità e ricchezza di risorse.
- Apache OpenNLP: una libreria open-source basata sul machine learning, ideale per applicazioni di analisi del testo. Include funzioni per NER, analisi del testo, classificazione e tagging. Si basa su modelli di maximum entropy ed è disponibile in varie lingue, tra cui inglese e spagnolo.
- CLARIN Infrastructure: si tratta di un’infrastruttura di ricerca europea che include una varietà di strumenti per il NER in diverse lingue, molti dei quali sono open source. Gli strumenti NER di CLARIN comprendono toolchains che combinano tokenizzazione, part-of-speech tagging, lemmatizzazione e NER e offre servizi online dedicati all’estrazione di entità.
- BERT e le sue varianti: i modelli BERT possono essere utilizzati per la NER come codificatori di contesto o come parte di un modello di classificazione delle entità. Le varianti come RoBERTa ed ERNIE migliorano ulteriormente l’accuratezza del riconoscimento delle entità in contesti complessi.
In sintesi, la Named Entity Recognition si conferma come una tecnologia fondamentale per trasformare dati testuali grezzi in informazioni strutturate, facilitando l’analisi e l’interpretazione di grandi volumi di contenuti in vari settori. Guardando al futuro, le innovazioni nel campo del deep learning, l’adozione di tecniche di transfer learning e l’integrazione con sistemi di Knowledge Graph apriranno la strada a modelli NER sempre più accurati, flessibili e capaci di operare in ambienti multilingue e complessi. Queste evoluzioni promettono di abilitare applicazioni in tempo reale, come il monitoraggio dinamico dei social media, la personalizzazione avanzata dei servizi e soluzioni di anonimizzazione dei dati sensibili, contribuendo a migliorare la sicurezza, l’efficienza e l’interazione con l’utente finale.
Fonti
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Monaikul, N., Castellucci, G., Filice, S., & Rokhlenko, O. (2021, May). Continual learning for named entity recognition. In Proceedings of the AAAI Conference on Artificial Intelligence (Vol. 35, No. 15, pp. 13570-13577).
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